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Condannati per aver coperto le svastiche: "Si faccia lo stesso con chi disegna simboli nazifascisti"

"Analoghe investigazioni e rigore vengano praticati contro i profanatori delle lapidi e dei luoghi della memoria democratica ed antifascista"

Anche l'assemblea della Consulta Provinciale Antifascista di Ravenna commenta la condanna del Tribunale dei tre attivisti della Rete Antifascista per imbrattamento aggravato relativo a un episodio del 2018, quando i tre realizzarono alcuni disegni con le bombolette spray sulle pareti di una scuola materna per coprire delle svastiche.

"Preso atto dell'inflessibile rigore con cui si è espresso il Tribunale di Ravenna contro chi ritenne, coprendole con disegni, di far giustizia delle svastiche dipinte sul muro di una scuola della città e lasciate in vista per molto tempo per negligenza, si chiede che analoghe investigazioni e rigore vengano praticati contro i profanatori delle lapidi e dei luoghi della memoria democratica ed antifascista (Ponte dei Martiri, Camerlona, Savarna, ecc...), contro chi scarabocchia i muri urbani con simboli nazifascisti, contro chi incappa scientemente nel reato d'apologia del fascismo - chiedono dalla Consulta - Si ribadisce che a fronte delle manovre revansciste e neofasciste occorre una costante vigilanza e la corretta applicazione delle norme di legge repubblicane, nonché interventi legislativi atti a perfezionare le norme in vigore e a far fronte alle nuove tipologie apologetiche".

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