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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

De Pascale 'punzecchia' il Governo su concessioni ed energia: "Burocrazia ferma il progetto Agnes"

Il sindaco di Ravenna prende posizione sul tema dell'estrazioni: "Il Governo sulla produzione di gas in Adriatico ha fatto molti proclami". E sulle concessioni balneari: "Sono molto preoccupato dall'assenza di una strategia"

A margine dell'incontro dedicato al cambio di nome della Lista de Pascale Sindaco in Ama Ravenna, il sindaco Michele De Pascale ha rivolto una riflessione sui temi dell'energia e delle concessioni balneari, oggetto di un dibattito a livello nazionale, ma anche di forte interesse per il territorio ravennate. Il primo cittadino ha ribadito le posizioni già espresse in ambito energetico, con il sostegno all'arrivo del rigassificatore a Ravenna e ai progetti di Cattura e stoccaggio della CO2 che per De Pascale "sono l'unica possibilità di decarbonizzazione dell'industria pesante". "Il fronte di chi pensa che questa sia una tecnologia imprescindibile si allarga - prosegue il sindaco, citando anche il recente cambio di posizione dei Verdi in Germania - per Ravenna si allargano le prospettive, e il tema del riutilizzo della CO2 può essere interessantissimo per l'economia circolare".

De Pascale non riserva però qualche critica al Governo: "Sulla produzione di gas in Adriatico ha fatto molti proclami, ma sembra tutto bloccato, con Meloni e Salvini che hanno cambiato posizione più volte sul tema delle trivelle - ha detto il sindaco - l'Adriatico è un mare pieno di gas con 2 rigassificatori sopra. Il primo cittadino ravennate passa poi a parlare del progetto del parco eolico e fotovoltaico Agnes, in vista anche di una riunione con il Tavolo dell'economia e del lavoro del 6 dicembre. Mentre i progettisti hanno depositato tutto il materiale per ottenere l'autorizzazione Via, il sindaco afferma l'intenzione di "lanciare un comitato per il Sì (al progetto Agnes, ndr), un comitato di protesta contro la burocrazia, per un pezzo di visione energetica collettiva che sta andando più piano degli altri". E ha aggiunto "se in Italia ci fosse un po' più di Ravenna sul tema energetico non sarebbe male".

Si passa poi a trattare il tema delle concessioni balneari, dopo la recente sentenza della Cassazione: "Ci sono zone di questo Paese dove i servizi di spiaggia sono un di più, ma anche zone dove i servizi di spiaggia sono l'offerta turistica. In Romagna abbiamo servizi e range di prezzo ampi: senza questi servizi il turismo romagnolo muore". Per De Pascale è quindi "una questione di vita o di morte" individuare chi deve gestire i servizi sulle spiagge. Per questo saranno fondamentali i criteri di selezione: "Favorire il migliore vuol dire favorire i romagnoli, che secondo me sono i più bravi d'Italia", mentre "procedure veloci con criteri standard penalizzano gli imprenditori sani". E qui arriva il nuovo attacco al Governo: "Smettiamo di raccontare frottole e iniziamo a lavorare seriamente, la situazione si può risolvere - insiste De Pascale Sono molto preoccupato dall'assenza di una strategia, si deve capire quanto i servizi di spiaggia siano importanti e strategici per noi, sono come gli impianti sciistici in montagna. Può funzionare nostra spiaggia senza la qualità dei servizi? No, andremmo fuori mercato".

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