Elezioni politiche 2022, il Partito Socialista: "La nostra casa è il socialismo europeo"
Il Psi, forte dei suoi 130 anni di storia, si è sempre distinto per essere un partito laico e riformista, così come è europeista e atlantista, ma è prima di tutto un partito di sinistra; pertanto, apparentamenti al cosiddetto terzo polo di centro non ci interessano, come è stato anche indicato al Congresso nazionale del mese scorso. In queste elezioni politiche anticipate siamo impegnati – insieme al Partito Democratico, Articolo Uno e Demos - nella costruzione della lista “Italia Democratica e Progressista”, espressione in Italia del Partito del Socialismo Europeo e lavoreremo affinché questa esperienza comune prosegua in futuro anche per le elezioni europee e locali.
I socialisti hanno anche lavorato insieme alle altre forze del centrosinistra affinché la coalizione fosse la più ampia possibile e comprendesse sia Sinistra Italiana e i Verdi, sia il centro liberale, per progettare assieme un’alternativa vicina alle persone, forte e in grado di contrapporsi validamente alla peggiore destra d’Europa; purtroppo, negli ultimi giorni in alcuni partiti – tra questi, oltre ad Azione, il Pri - sono emersi e hanno prevalso incomprensibili cambi di orientamento che li hanno condotti su un’altra strada che a noi non appartiene. Noi socialisti ci teniamo che il messaggio sia chiaro: il posizionamento del Partito Socialista Italiano per il 25 settembre e per il futuro non è in discussione: aderiamo convintamente al progetto comune ispirato ai valori del Partito del Socialismo Europeo, di cui noi siamo membri fondatori.
Il segretario provinciale del Psi Francesco Pitrelli