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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Lampioni accesi, Ancisi (LpR): "E' una sospensione e non una soluzione"

A parlare è Alvaro Ancisi (capogruppo di Lista per Ravenna – Polo civico popolare)

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

L’improvvisa inversione di rotta è stata annunciata dal sindaco de Pascale lo scorso lunedì pomeriggio scrivendo ai giornali che: “Nella Giunta di domani, alla vigilia delle festività prenatalizie, si delibererà la conclusione del periodo di sperimentazione di spegnimento dell’illuminazione durante alcune ore della notte”. Per la verità, era dal 21 novembre al 30 aprile. In realtà, la retromarcia della Giunta comunale, cioè del sindaco e dei suoi assessori, è stata deliberata solamente ieri 7 dicembre (deliberazione allegata), ma con la decisione “di sospendere il periodo sperimentale di spegnimento in orario notturno dei punti luce dislocati sul territorio comunale”. Conclusione non è lo stesso che sospensione, la quale tuttavia è stata fulminea, perché la Giunta ha anche approvato “di trasmettere a CPL Concordia, attuale gestore della pubblica illuminazione comunale, la presente deliberazione al fine della sua celere attuazione a partire dalla notte tra il 7 e l’8 dicembre”, quella appena passata. Intanto è chiara la considerazione che ha spinto la Giunta a passare dal tutto spento al tutto acceso. Nella deliberazione si legge che “è prossimo il ponte dell’Immacolata e la vigilia delle festività prenatalizie, periodi dell’anno ad elevato afflusso turistico e di incremento della circolazione”. Ma poi? E restano irrisolti i problemi economici sollevati dal sindaco, soprattutto i supposti 10 milioni di maggiori costi dell’energia per il bilancio comunale del 2023 .
 
Ci sarebbe da discuterne anche con l’opposizione. Nella conferenza dei capigruppo, avvenuta martedì scorso prima del Consiglio comunale, l’opposizione ha perciò chiesto che venisse discussa nella prossima seduta consiliare del 13 dicembre, come stabilito per i casi di urgenza, la mozione: “Correggere il taglio drastico della pubblica illuminazione privilegiando la sicurezza e il contrasto del degrado”, protocollata il 30 novembre, proposta dal sottoscritto e firmata anche dai consiglieri Grandi, Ercolani, Verlicchi, Donati, Rolando e Ancarani. Fino a prima, queste decisioni erano state assunte, per fair play, all’unanimità. Nel Consiglio precedente, ciò è avvenuto per una mozione e un ordine del giorno della maggioranza impalpabili, di nessuna tangibile urgenza, presentati all’ultimo momento. Ieri, con la forza dei numeri, la maggioranza, partecipe il presidente del Consiglio, ha invece negato l’urgenza alla nostra mozione, rinviandola a gennaio avanzato.
Fanno e disfano a piacimento, anche da un giorno all’altro, pur di mettere la cittadinanza, rappresentata per il 40% dall’opposizione, di fronte al fatto compiuto. Eppure questa mozione traduce nel concreto gli indirizzi della mozione approvata all’unanimità il 25 ottobre con cui il Consiglio comunale aveva impegnato il sindaco e la giunta “ad attuare misure di razionalizzazione e riduzione del servizio di illuminazione pubblica a carico del bilancio comunale,anche in termini di ore di funzionamento”, scritto dai consiglieri di maggioranza Margotti e Francesconi, purché “mantenendo comunque alta l’attenzione alle garanzie di sicurezza e di contrasto al degrado”, aggiunto dal sottoscritto a nome dell’opposizione. Cioè l’impegno che sindaco e giunta avevano tradito, dovendo poi sconfessarsi d’urgenza. C’è da temere che perseverino. Ma manterremo alta noi l’attenzione alle garanzie.

 
Alvaro Ancisi (capogruppo di Lista per Ravenna – Polo civico popolare)

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