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Lunedì, 29 Aprile 2024
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"Cronistoria infelice di una multa sballottata tra Azimut e Ravenna Entrate"

"Azimut e Ravenna Entrate sono società del Comune di Ravenna incaricate di svolgere per suo conto, nella presunzione di una maggiore efficienza e di un migliore servizio ai cittadini"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

"Al sig. Felice Fenati è stata elevata, a Lido di Dante, in data 31 agosto scorso, una contravvenzione per aver sostato con la sua autovettura, in un parcheggio comunale a pagamento, 50 minuti oltre il limite del pagamento effettuato tramite ticket. Di seguito l'infelice successiva cronistoria, come esposta al sottoscritto.

1. Il 1° settembre, volendo pagare senza aggravi di costi, ha cercato su internet, nel sito del Comune di Ravenna, il codice Iban indicato per il versamento della sanzione. Dopo averlo letto sul portale, ha telefonato alla società Azimut per conferma, ma la persona addetta gliene ha indicato un altro, obiettando che quello non era esatto.

2. Ha provveduto, come prevedeva l'avviso di contravvenzione, a sanare la multa nella misura ridotta di 17.50, sul conto Iban datogli telefonicamente, senza aggravio di commissioni da parte della sua banca.

3. In data 27 ottobre, ha però ricevuto con stupore la notifica della medesima contravvenzione, che non risultava essere stata pagata.

4. Ha più volte telefonato a Ravenna Entrate, la società comunale incaricata di queste riscossioni, rivolgendosi alla persona indicatagli come responsabile, dalla quale ha ricevuto come risposta che avrebbe dovuto ripagare entro cinque giorni la sanzione, per l'importo di 29.50 euro, comprensivo delle spese di notifica. Lei avrebbe poi effettuato la ricerca dell'avvenuto precedente pagamento, per eventualmente rimborsargli i 17.50 euro versati.

5. Il 5 novembre, la stessa persona lo ha richiamato per dirgli che Azimut aveva versato a Ravenna Entrate i suoi 17.50 euro solo il 23 ottobre. Avrebbe perciò provveduto al rimborso di tale somma, ma non delle spese di notifica, che resterebbero a carico dell'utente, avendo egli effettuato il pagamento su un conto corrente sbagliato, non importa se indicatogli da Azimut. A tutt'oggi, peraltro, egli non ha ricevuto niente.

Indignato per il trattamento ricevuto, non essendo imputabile a lui l'eventuale errore, Felice Fenati ritiene che gli debbano essere rimborsati anche i 12.00 euro della notifica e le spese di commissione per il pagamento effettuato tramite bollettino postale. Può dimostrare quanto affermato.

Azimut e Ravenna Entrate sono società del Comune di Ravenna incaricate di svolgere per suo conto, nella presunzione di una maggiore efficienza e di un migliore servizio ai cittadini, anche se coi maggiori costi di ogni nuovo carrozzone pubblico, servizi che fino a pochi anni addietro erano svolti direttamente dagli uffici dell'amministrazione comunale, se necessario dialogando facilmente e rapidamente tra loro. L'episodio dimostrerebbe, invece, che i due carrozzoni:

  • marciano su strade separate e perfino contrastanti;
  • per una banale comunicazione tra loro impiegano quasi due mesi;
  • abusando dell'investitura autoritaria ricevuta dall'ente pubblico fanno pagare ai cittadini, anche ai più scrupolosi, le loro inefficienze e colpe.

Tanto basta per chiedere al sindaco:

  • come giudica questi comportamenti;
  • se intende chiedere al riguardo i dovuti chiarimenti e che siano approntati per il futuro gli opportuni rimedi;
  • se intende attivarsi affinché sia rimborsata al sig. Fenati ogni spesa ingiustamente sopportata in aggiunta all'importo della sanzione dovuta e pagata".

Alvaro Ancisi, capogruppo

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