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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Sballo, Ancisi: "L'insopportabile leggerezza del sindaco..."

A metà giornata di oggi, martedì, erano già due i comunicati del sindaco sui successi della sua lotta allo sballo, in questo caso della lotta alla somministrazione di alcool ai ragazzini (o bambini?) sotto i 16 anni

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

A metà giornata di oggi, martedì, erano già due i comunicati del sindaco sui successi della sua lotta allo sballo, in questo caso della lotta alla somministrazione di alcool ai ragazzini (o bambini?) sotto i 16 anni. Sono quattro tra domenica ed oggi. I “frutti importanti” raccolti al riguardo, nel giro di questi ultimi giorni, sono due denunce di altrettanti stabilimenti balneari da parte dei carabinieri, a cui Matteucci ha connesso l’arresto e la condanna di uno spacciatore che i carabinieri hanno sorpreso in spiaggia a vendere droga a tre quindicenni, in occasione delle celebri feste notturne da sballo. Noi ci complimentiamo solo con l’Arma dei carabinieri, specie di “arrivano i nostri” quando si è giunti allo sfinimento. Le ragioni ci sono offerte non da un’analisi politica, ma da un’analisi logica in tre punti.

Se “negli ultimi giorni abbiamo raggiunto risultati importanti”, solfeggia Matteucci, è stato “grazie al programma di lavoro per l’estate 2012 che abbiamo messo a punto nel Comitato per l’Ordine Pubblico”. Dovrebbe dirlo, se mai il prefetto, che è a capo del Comitato, di cui Matteucci è uno dei tanti componenti, tra rappresentanti di tutte le forze dell’ordine e degli enti locali della, e non credo neanche tra i più ascoltati. Sembrerebbe - ma nessuno ce l’aveva detto prima dei “successi” - che la repressione dello sballo a difesa dei ragazzini sia stata messa al primo posto, come senz’altro meriterebbe, trattandosi di reati tra i più odiosi e distruttivi del senso di una comunità civile. Ma il fenomeno dei ragazzini ubriachi alle feste da sballo sul litorale è sotto gli occhi di tutti e più volte segnalato dai cittadini, non solo da noi, già dalla primavera scorsa e in tutti in week end. Come una rondine non fa primavera, tre casi su migliaia, colpiti a stagione estiva già declinante, non fanno “programma di lavoro per l’estate 2012”, rivelando, invece, quanto sia di burro il “pugno di ferro” vantato dal sindaco.

Matteucci emise nel febbraio 2010, dopo averne fatto una campagna pubblicitarie in tutte le scuole, due ordinanze “contro lo sballo da alcolici e droghe tra i più giovani”. La prima, definita una “novità assoluta in ambito nazionale”, avrebbe punito con una multa da 250 euro chi fosse sorpreso a fare uso di droghe in pubblico. La seconda, vietando il consumo di alcolici per i minori di 16 anni e prevedendo 400 euro di multa, era “ancora più severa di quella di Letizia Moratti” visto che “non riguarda solo alcune zone, ma l'intero territorio comunale”. Non si ha notizia che sia mai stata fatta una sola multa, né che tali ordinanze siano stare revocate. Ieri, infatti, Matteucci ha chiesto al comandante dei carabinieri copia delle denunce che hanno colpito due stabilimenti balneari, “per applicare la mia ordinanza e le sanzioni che ho previsto e che si aggiungono a quelle previste dal Codice Penale e dal Testo Unico della Pubblica Sicurezza”. La Polizia municipale del sindaco Matteucci dov’era in questi due anni e mezzo?

Ma è evidente a tutti che alcol e droga ai ragazzini durante le feste da sballo al mare e la latitanza dei relativi controlli è strettamente dipendente e connesso all’altro fenomeno del numero di persone “danzanti” nei bagni, conteggiabili a migliaia, laddove l’autorizzazione del Comune fissa capienze di poche centinaia. Due solo denunce in tutta la presente stagione, una dei carabinieri e una della polizia municipale, sono una vergogna, perché non spaventano nessuno ed anzi incoraggiano la perpetuazione degli abusi, con tutto quello che ne consegue di degrado d’ogni genere. Sono una vergogna per il sindaco, non per i carabinieri e le altre forze dell’ordine, perché i controlli sulle sue ordinanze e sulle autorizzazioni rilasciate dal Comune spettano innanzitutto ai 182 (centottantadue!) agenti di ruolo nella polizia municipale di Ravenna, che da lui dipendono, non dai carabinieri o dalla polizia di Stato che hanno di che occuparsi sulla violazione dei codici di legge.

Le carenze educative di genitori dei ragazzini sballati non sono mai da assolvere, ma se si affidano alle garanzie di ordine e di legalità assicurate da questo sindaco dovrebbero anche tener conto della sua inesistente credibilità.


 

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