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Stradelli e multe, "ordinanze e leggi...caos e discriminazione"

"Multe diurne negli stradelli retrodunali, distanze minime dalla pineta demaniale, quest'anno altre novità che taglieranno altri posti auto mettendo in ulteriore crisi i commercianti del comune di Ravenna"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

"Multe diurne negli stradelli retrodunali, distanze minime dalla pineta demaniale, quest'anno altre novità che taglieranno altri posti auto mettendo in ulteriore crisi i commercianti del comune di Ravenna. Ordinanze che valgono a tratti, nonostante il Codice della Navigazione valga allo stesso modo in tutto il territorio nazionale. Multe diurne, perchè quando cala la notte, specie nelle zone "calde" del quartiere Rivaverde di Marina di Ravenna, mancano i controlli, nonostante diverse auto siano parcheggiate in divieto e spesso restringano pericolosamente la carreggiata.

Auto costrette a parcheggiare a qualche metro di distanza dalla pineta per tutelare la fascia verde, rispettare la flora e la fauna, ma feste notturne diffuse su tutto il litorale ravennate a tutto volume con la presenza di migliaia di persone, che nella stessa gettano quantità industriali di rifiuti di plastica, soddisfano le loro esigenze fisiologiche, oltre a spacciatori extracomunitari che vi "soggiornano", eccetera. Probabilmente sarò io a non capire, ma tutto ciò non ha nulla a che fare con un qualcosa di coerente, la tutela dell'ambiente, il rispetto di numerose leggi e ordinanze, ma con politiche assurde, che sembrano mirate solamente a "spillare" altri soldi ai privati, già massacrati da una pressione fiscale vergognosa, che non farà altro che contribuire ad ulteriori ricadute negative, che inevitabilmente ricadranno sull'occupazione.

Da notare inoltre la grave disparità nel fare rispettare le leggi, multe a "raffica" solo ad auto e moto, lotta all'evasione fiscale con tanto di "task force", ma non accade lo stesso contro i venditori abusivi, gli spacciatori, coloro che utilizzano il demanio marittimo e la pineta, specie di notte, come bidone dei rifiuti... capienze, vendita degli alcolici ai minori.... Di fronte a queste vergognose situazioni che continuano a ripetersi da anni, in alcuni casi a peggiorare, mi chiedo se e quanto possano essere responsabili le associazioni di categoria. Per poter esprimere un giudizio corretto sul loro operato, sarebbe stato sufficiente poter leggere un "resoconto stenografico" o aver potuto "scaricare" il video  degli incontri con prefetto e istituzioni locali.

Non potendo disporre di questi semplici strumenti moderni di traparenza, riterrei doveroso che il Rappresentante del Governo sul Territorio, il Prefetto, organizzasse entro il 15 di giugno, un incontro con i rappresentanti del Consigio Territoriale del Mare, aperto anche al pubblico, sui problemi sopra citati ed altro, perchè io/noi consigliere/i ed i cittadini interessati, abbiamo il diritto di ottenere risposte".

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