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Dall'alluvione all'esame dimezzato: i racconti di maturandi e prof nello speciale della Regione - VIDEO

L'ansia e la destabilizzazione di ragazzi che hanno vissuto un'esperienza che li ha cambiati per sempre

Un esame dimezzato, che ha coinvolto un quinto dei maturandi di tutta la Regione, dei quali buona parte della Romagna. Nei giorni scorsi avevamo raccontato la maturità di due studentesse del Ravennate e ora anche la Regione Emilia-Romagna propone un approfondimento su come hanno vissuto l’esame gli studenti delle zone colpite dalla piena. Una prova solo orale quella sostenuta da 7mila ragazze e ragazzi, come è stato deciso dal Ministero dell’Istruzione e del Merito qualche settimana dopo l’alluvione.

Attraverso le interviste realizzate al liceo scientifico Torricelli-Ballardini di Faenza si snoda il racconto di come sia stata vissuta la maturità da studenti e professori. In molti ragazzi la reazione è stata soprattutto di sorpresa e smarrimento iniziali, dopo che per un intero anno si erano preparati all’esame secondo una modalità molto diversa. Pronti a tornare alla normalità dopo due sessioni caratterizzate dalle limitazioni per il Covid. 

Nel suo speciale la Regione ha raccolto le testimonianze di Matteo, Emma e un professore commissario esterno al liceo faentino. Il cambiamento improvviso, si spiega, non è certo paragonabile ai danni subiti da abitazioni, imprese, aree agricole, edifici pubblici, ma ha rappresentato per le studentesse e gli studenti un ulteriore elemento destabilizzante.

"Avrei preferito svolgere l’esame nella modalità per la quale ci eravamo preparati tutto l’anno" racconta nel video Emma e come lei altri suoi colleghi hanno sottolineato questa stessa volontà. "Allo scritto - sottolinea - hai modo di pensare con calma, con meno pressione e di esprimere meglio te stessa”. 

“Come Commissione abbiamo cercato di mettere a loro agio i ragazzi spiega Luca Cortesi, professore di italiano e latino e membro esterno della commissione d’esame – ma certamente questa modalità ha finito per penalizzare chi vedeva negli scritti, soprattutto nel tema, una opportunità di esprimere sé stesso e i propri pensieri".

"Ogni modalità d’esame ha i suoi pro e i suoi contro - aggiunge Matteo - anche se personalmente, prediligendo matematica come materia, lo scritto mi avrebbe agevolato. Sono tra quegli studenti che ha avuto la casa invasa dall’acqua e per quindici giorni ho inevitabilmente staccato con la scuola per aiutare a casa. Anche per questo penso che anche l’alluvione sia una ulteriore prova di maturità per noi, che avremmo volentieri evitato, ma che ha anticipato di un mese l’esame vero e proprio. Se ripenserò a tutto questo tra dieci anni, sicuramente ricorderò il mio esame, ma ancora di più terrò a mente quanto ci abbia cambiato l’alluvione. Per sempre”.

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