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I curzul allo scalogno, una bontà "dimenticata" della gastronomia romagnola

Un piatto tradizionale dell'entroterra romagnolo che delizia le buone forchette. Da dove ha origine il nome di questa pasta e come prepararla

La Romagna è una terra di sapori prelibati, dove spesso i primi la fanno da padrona. Le minestre romagnole sono corpose e buonissime e lasciano una traccia indimenticabile in ogni palato. Tra i tipi di pasta più celebri della nostra terra ci sono di certo i cappelletti, i passatelli e gli strozzapreti, ma non va sottovalutata la bontà dei curzul.

Cosa sono i curzul

Meno famosi di altre minestre romagnole, i curzul non sono però meno buoni. Questa pasta fresca tipica della provincia ravennate e in particolare del Faentino deve il suo nome all'appellativo dialettale dei laccetti delle scarpe fatti con stringhe di cuoio lunghe e a sezione quadrata. Propria questa è la forma dei curzul realizzati dalle azdore romagnole.

Una pasta preparata mediante una sfoglia con uova e farina e che può essere abbinata a tanti condimenti, ma la maniera tipica di assaggiare i curzul è con un sugo a base di scalogno e guanciale.

Ingredienti

Per i curzul:
350 gr di farina 00
150 gr di farina di semola di grano duro
5 uova di media grandezza

Per il sugo allo scalogno:
300 gr di guanciale stagionato tagliato in fette spesse
300 grammi di Scalogno di Romagna Igp
300 gr di pomodoro a pezzetti (o pomodorini)
1 dl di olio extravergine di oliva
un bicchiere di vino rosso
sale e pepe q.b.
erbe aromatiche a piacere

La ricetta

La sfoglia: impastate sul tagliare le uova con la farina 00 e quella di semola di grano duro, poi tirare con il matterello una sfoglia dello spessore di circa 3 millimetri. Quindi arrotolate la pasta da due lati verso il centro. Tagliate i curzul larghi qualche millimetro, tanto quanto lo spessore della pasta. Passate il dorso del coltello sotto la pasta ed alzatelo in modo da srotolare i curzul. Poi lasciate asciugare la pasta.

Il condimento: rosolate lentamente lo scalogno tritato con olio extravergine di oliva. Dopo alcuni minuti aggiungete anche il guanciale tagliato a listarelle, il pepe e un po' di erbe aromatiche. Quando il composto è cotto, sfumate con il vino rosso e unite il pomodoro. Continuate a far bollire a fuoco basso il tutto aggiungendo un pizzico di sale.

Cuocete intanto la pasta in abbondante acqua salata. Scolatela e mettetela in padella insieme al condimento. Mescolate bene e servite.

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