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Cronaca

Diploma alberghiero anche a Ravenna? Interviene l'Ufficio scolastico regionale: "Associazione non autorizzata"

Polemica dopo che l'Accademia degli Studi di Ravenna ha annunciato l'imminente avvio, dal prossimo anno scolastico, di un corso per il conseguimento del diploma per i Servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità alberghiera

Scontro tra Ufficio scolastico regionale e l'Accademia degli Studi di Ravenna, scuola privata di piazza Baracca gestita dall'omonima associazione, dopo che quest'ultima ha annunciato l'imminente avvio, dal prossimo anno scolastico, di un corso per il conseguimento del diploma per i Servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità alberghiera, svolto - a detta dell'Accademia - in collaborazione con istituzioni scolastiche statali della provincia di Ravenna.

Sul nostro territorio provinciale, come previsto nell’offerta di istruzione programmata dalla Regione Emilia Romagna e recepita dall’Ufficio Scolastico Regionale, sono attualmente presenti due istituzioni scolastiche statali presso le quali è possibile frequentare il percorso di studi per il conseguimento del Diploma Servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità alberghiera: l’Istituto di Istruzione Superiore “Tonino Guerra” di Cervia e l’Istituto Alberghiero Statale “Pellegrino Artusi” di Riolo Terme.

"Oltre a tali istituzioni scolastiche statali, non sono presenti altri soggetti autorizzati al rilascio del diploma di istituto alberghiero - precisano in una nota dall'Ufficio scolastico regionale - Ufficio X ambito territoriale di Ravenna e della Provincia di Ravenna - L’Associazione Accademia degli Studi di Ravenna, che peraltro non è scuola paritaria e nemmeno risulta essere iscritta al registro delle scuole non paritarie, non è pertanto autorizzata all’avvio di percorsi di studi, né può rilasciare alcun titolo di studio valido. Gli studenti e le famiglie interessate al percorso di istruzione professionale in enogastronomia e ospitalità alberghiera potranno quindi iscriversi ad uno degli istituti statali alberghieri".

In merito all’istruzione parentale, continua poi la nota, "si precisa che tale forma di istruzione è regolamentata dall’annuale circolare ministeriale sulle iscrizioni. Le famiglie (e non altri soggetti) che intendano avvalersi dell’istruzione parentale, come previsto dalla circolare ministeriale, dovranno darne comunicazione preventiva al dirigente scolastico della scuola secondaria di secondo grado del territorio di residenza, in cui è presente l’indirizzo di studi scelto, presentando una dichiarazione circa il possesso delle capacità tecniche e dei mezzi per provvedere all’insegnamento parentale. Sarà poi cura del Dirigente Scolastico accertare la fondatezza delle capacità dichiarate e valutare l’efficacia del percorso di studi svolto, permettendo allo studente di sostenere annualmente l’esame di idoneità per il passaggio alla classe successiva. L’istruzione parentale è quindi una modalità di istruzione di cui si possono avvalere le sole famiglie, con piena e diretta assunzione di responsabilità (non delegabile ad altri soggetti). Per tale ragione non sono possibili nel nostro ordinamento rapporti fra le scuole e altri soggetti, diversi dalla famiglia, con riferimento all’istruzione parentale".

"Per la stessa ragione, né l’istituto “Tonino Guerra” di Cervia, né l’istituto Alberghiero “Pellegrino Artusi” di Riolo Terme hanno avviato collaborazioni con sedicenti “scuole parentali” (peraltro non previste dal nostro ordinamento) - concludono dall'Ufficio scolastico regionale - Le informazioni con le quali l’Associazione Accademia degli Studi di Ravenna vanta “specifiche collaborazioni con l’Istituto Artusi di Riolo Terme”, definito sul proprio sito “partner per gli esami”, sono quindi da ritenersi del tutto infondate".

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