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Cronaca Alfonsine

Fortunale, Alfonsine in ginocchio. Il sindaco: "Non sarà un percorso semplice, nemmeno stavolta"

"Non sarà un percorso semplice, nemmeno stavolta. Ma profonderemo ogni energia" ha detto il primo cittadino di Alfonsine, Riccardo Graziani

Nella notte tra sabato e domenica è arrivato su Facebook un aggiornamento del sindaco di Alfonsine, il comune più colpito, sul fortunale che ha colpito il triangolo tra Ravenna, Ferrara e Bologna sabato pomeriggio. "Questa dura giornata prosegue con gli interventi dei Vigili del Fuoco finalizzati a liberare le strade. Raccomando la massima attenzione in queste ore successive al fortunale. Anche Enel sta portando avanti il ripristino della elettricità. Non sarà un percorso semplice, nemmeno stavolta. Ma profonderemo ogni energia" ha detto il primo cittadino di Alfonsine, Riccardo Graziani.

Maltempo sul ravennate, 22 luglio 2023

L'appello del sindaco di Ravenna, De Pascale

“La ricognizione dei danni ha fatto emergere una situazione molto pesante - afferma il sindaco di Ravenna Michele de Pascale - in merito a viabilità, grandi alberature, abitazioni private, imprese e servizi pubblici. Ulteriori enormi danni hanno colpito tutto il comparto agricolo. In una areale che comprende larga parte dei territori a nord della provincia di Ravenna. In molti casi ha riguardato zone già gravemente colpite dagli eventi alluvionali di maggio. Faccio appello al Governo e alla Regione Emilia-Romagna che anche questi danni siano oggetto di risarcimento o con una nuova dichiarazione di stato di emergenza o estendendo i provvedimenti che hanno riguardato gli eventi dei mesi scorsi. A tal fine è importante per tutti i cittadini e le imprese coinvolte raccogliere la documentazione inerente i danni per poter successivamente attivare i risarcimenti”.

Via Raspona è rasa al suolo: "Non è rimasto più nulla"


Le parole del sindaco di Fusignano, Nicola Pasi

"Il territorio di Fusignano è stato lambito dalla tromba d'aria che ha devastato, vicino a noi, la zona di Alfonsine e Belricetto. Diversi alberi sono stati sradicati, in particolare a Maiano, San Savino e Rossetta e alcuni di questi sono caduti sulle strade. Fortunatamente nessuna persona è stata ferita gravemente, se anche lungo le strade provinciali è battuta veramente in pochissimo. Grazie alle segnalazioni e al pronto intervento di vigili del fuoco, operai comunali, volontari di protezione civile e a tanti cittadini e operatori agricoli la gran parte delle strade è stata riaperta. Rimangono chiuse solamente due strade a basso traffico ostruite da alberi enormi... i vigili del fuoco hanno giustamente dato priorità di soccorso alle case scoperchiate e alla viabilità provinciale. Sono chiuse al traffico via Breda all'altezza di Maiano Nuovo occlusa da un enorme pioppo bianco (foto) e via Fiume al di Sotto - via Mameli, nel territorio di Alfonsine, per la caduta di due grossi pini. Entrambe le interruzioni sono segnalate con apposite transenne, ma raccomando di prestare attenzione... soprattutto di sera. Nei prossimi giorni procederemo con la rimozione degli alberi caduti nelle aree verdi e del grosso platano di corso Garibaldi, a cui sono già stati tagliati i rami che invadevano la carreggiata. In alcuni casi la caduta degli alberi e le lamiere volate via dai tetti hanno tranciato le linee elettriche interrompendone la distribuzione. Non sono aggiornatissimo a riguardo ma direi che il pronto intervento di ENEL ha ripristinato la maggior parte dei guasti. Nel caso prego di segnalare eventuali disservizi. Per ogni evenienza rimane attivo il numero verde della Polizia Locale della Bassa Romagna 800 072525"

Devastato il ristorante "Le Spighe" ad Alfonsine

Davide Ranalli analizza la situazione a Lugo

"A Voltana, Belricetto, Giovecca e in generale nelle frazioni a nord di Lugo, l'evento meteorologico di oggi ha causato danni enormi. Alberi sradicati che hanno anche bloccato le strade, danni agli impianti elettrici, tetti divelti da fortissime raffiche di vento, impianti sportivi compromessi come la copertura della piastra polivalente, sempre a Voltana. Domenica tornerò a Voltana alle 10.30 a Villa Ortolani per parlare con le cittadine e cittadini colpiti. Dopo i giorni difficili dell'alluvione ci ritroviamo a gestire un'emergenza e altri interventi di ricostruzione. Dobbiamo rimanere uniti". L'incontro a Voltana, il sindaco analizza la situazione: volati via anche pezzi di eternit

Agricoltura ancora una volta colpita duramente

La catastrofe climatica non dà tregua e anche la tempesta di ieri pomeriggio, la terza dopo l’alluvione, esige un pesantissimo tributo.  In fumo 8 ettari di frutteti dedicati alla produzione di pere di CAB Massari a Conselice, corrispondente a un investimento di 400.000 euro, stroncati dalla furia del vento. Sarebbero dovuti andare in produzione per la prima volta quest’anno dopo tre anni di allevamento. Crollati inoltre diversi filari di vigneti, scoperchiata una casa, divelti decine di alberi, una serra e un intero orto, appena ripristinati dopo l’alluvione di maggio. Per la cooperativa Agrisfera, con sede a Sant’Alberto, la situazione non è migliore: un grande impianto per l’irrigazione Pivot, per l’innaffiamento dei campi di forma circolare, è stato letteralmente accartocciato dalla furia del vento. Un danno economico del valore di 200.000 euro che si somma alla perdita di circa 100 ettari di mais compromessi dalla tempesta. Infine, la prima conta alla CAB Fusignano riferisce del danneggiamento del tetto di un capannone e del relativo impianto fotovoltaico. Ma sono solo le prime notizie, destinate purtroppo a peggiorare. “Le realtà coinvolte dal maltempo di ieri erano già state colpite e devastate dall’alluvione: se il Governo non decide in fretta di sostenere in maniera determinante e concreta le aziende agricole distrutte dalle calamità, anche il modello agricolo romagnolo, che vanta una lunga storia di solidarietà e cooperazione, purtroppo rischia di perdere produttività e capacità di dare lavoro”, dichiara il presidente di Promosagri, cooperativa di consulenza alle CAB aderente a Legacoop Romagna, Stefano Patrizi. Le perdite registrate ieri sono solo le ultime in ordine cronologico di una lunga serie, dovute al cambiamento climatico devastante in corso. Gli scorsi 13 luglio e 7 giugno, infatti, la grandine e le trombe d’aria avevano distrutto frutta, vigneti e centinaia di ettari tra campi coltivati a vivai, mais, soia e orzo, danneggiato centri aziendali anche nella CAB Comprensorio Cervese, CAB Bagnacavallo e Faenza e CAB Campiano.

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