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Cronaca

Giornata mondiale senza tabacco: il 32% dei ravennati non rinuncia ad una sigaretta

La distribuzione territoriale dei fumatori presenta leggere differenze, non statisticamente significative, negli ambiti territoriali dell’Ausl della Romagna (Cesena 29%, Forlì 29%, 32% Ravenna, 28% Rimini)

E’ tra le principali cause di numerose patologie cronico-degenerative a carico dell’apparato respiratorio e cardiovascolare e il maggior fattore di rischio evitabile di morte precoce, eppure la sigaretta continua a essere una cattiva abitudine per il 30% dei romagnoli. Anche quest’anno, in vista della Giornata mondiale senza tabacco, che si celebra domenica, i Dipartimenti di Sanità Pubblica dell’Ausl della Romagna, in collaborazione con l’Istituto Oncologico Romagnolo, organizzano alcune manifestazioni e una serie di mostre con i disegni realizzati dai ragazzi delle scuole romagnole che hanno partecipato ai numerosi progetti di educazione alla salute dell’Ausl, per la prevenzione dell’abitudine al fumo. Un modo originale e creativo per  promuovere un messaggio positivo che valorizza la scelta del non fumo e che testimonia la partecipazione attiva e l’alleanza di enti e istituzioni nella lotta contro il tabagismo, nocivo non solo per i fumatori ma anche per coloro che subiscono i danni del fumo passivo.

A Ravenna, già dal 4 maggio, all’Ospedale S. Maria delle Croci di Ravenna (ingresso Viale Randi 5), si può visitare la Mostra dei lavori grafici dei ragazzi che hanno partecipato ai progetti di prevenzione al tabagismo. Complessivamente nell'anno scolastico 2014-2015 nel ravennate sono stati coinvolti più di 3000 studenti nei seguenti progetti: "Infanzia a colori" (ICS Brisighella -Scuola elementare di Fognano, ICS S.Rocco di Faenza -Scuola materna “Dente di leone” e “ Stella polare” ); "Liberi di scegliere" (13 scuole medie con 58 classi: 5 del distretto di Lugo, 2 del distretto di Ravenna, 6 del distretto di Faenza); "Scuole libere dal fumo" (12 scuole medie superiori : 3 di Faenza, 5 di Lugo, 4 di Ravenna).  

Nel Distretto di Lugo sono in programma mostre e manifestazioni a cura delle scuole aderenti al progetto nei vari Comuni, mentre da giovedì, nell’atrio dell’Ospedale Civile, sarà allestita la Mostra dei lavori grafici dei ragazzi che hanno partecipato ai progetti di prevenzione al tabagismo. A Faenza, sempre a partire da giovedì all'Ospedale Degli Infermi si terrà l’esposizione dei lavori grafici dei ragazzi delle scuole di tutto il distretto. A Russi, nella Casa della Salute, è prevista una iniziativa rivolta al personale sanitario che giovedì e venerdì potrà ricevere informazioni su come smettere di fumare e misurare gratuitamente il monossido di carbonio nell’aria espirata. L’iniziativa rientra nel progetto di comunità dell’Asul della Romagna “La casa della salute per guadagnare salute”, che ha visto la formazione di operatori sanitari, medici ed infermieri della struttura per la realizzazione di un trattamento di gruppo per smettere di fumare.

I romagnoli e il fumo
Dai dati del Sistema Sorveglianza Passi (l’indagine condotta dai Dipartimenti di Sanità Pubblica dell’Ausl della Romagna, che analizza alcuni aspetti della salute della popolazione su un campione di cittadini di età compresa fra i 18 e i 69 anni), emerge che in Romagna il 30% dei 18-69enni fuma sigarette, stima che corrisponde a circa 223mila romagnoli; il 25% è un ex-fumatore e il 45% non ha mai fumato. La prevalenza dei fumatori è in linea con quella regionale (29%) e lievemente superiore a quella nazionale. Circa un quarto (27%) dei fumatori è un forte fumatore (20 sigarette o più al giorno); solo il 3% è un fumatore occasionale (meno di una sigaretta al giorno). La prevalenza di fumatori è più alta nella classe 25-34 anni (35%) e negli uomini (34% rispetto al 25% nelle donne). L’abitudine al fumo di sigaretta è più diffusa tra le persone con bassa scolarità (33%) e presenza di difficoltà economiche (fino al 39% in presenza di molte difficoltà). La distribuzione territoriale dei fumatori presenta leggere differenze, non statisticamente significative, negli ambiti territoriali dell’Ausl della Romagna (Cesena 29%, Forlì 29%, 32% Ravenna, 28% Rimini). Circa un quarto dei fumatori associa al fumo almeno un altro fattore di rischio cardiovascolare: in particolare fuma oltre un terzo (38%) delle persone con una patologia respiratoria, un quarto delle persone con una patologia cardiocircolatoria (26%), con ipertensione (26%) e con diabete (25%).

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