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Cronaca

Il Tribunale ribalta la sentenza: camperista multato ingiustamente, Comune condannato a risarcire

Il Tribunale di Ravenna ha accolto l’opposizione proposta dalla difesa del camperista affermando che il mero pernottamento dentro l’autocaravan non è sufficiente a integrare la fattispecie di campeggio

Con sentenza del 23 novembre 2023, il Tribunale di Ravenna ha accolto il secondo appello dell’avvocato Marcello Viganò annullando un’ulteriore sanzione emessa per divieto di campeggio, con condanna del Comune di Ravenna a pagare le spese legali di entrambi i gradi di giudizio. Solo qualche settimana fa il Tribunale di Ravenna aveva ribaltato una sentenza di primo grado che aveva dato ragione al Comune sullo stesso tema, sostenendo che non vi fosse ragione per multare il camperista, sanzionato nel luglio 2019 a Punta Marina.

"Sale così a 1.900 euro l’importo complessivo a carico del Comune di Ravenna, a fronte di due sanzioni di 50 euro ciascuna.  Soldi e altre risorse che il sindaco poteva risparmiare destinandole ai cittadini in difficoltà economiche. Non solo, ma le raffiche di multe similari hanno anche allontanato il turismo itinerante dal territorio comunale, impegnato erroneamente gli agenti della Polizia Municipale che sicuramente sarebbero stati utili in altri ambiti, quali monitorare la manutenzione delle strade redigendo i relativi verbali in presenza di pericoli alla sicurezza stradale - commenta Isabella Cocolo, presidente della associazione nazionale Coordinamento Camperisti (Ancc) - Dopo la pronuncia di settembre, che aveva chiarito la nozione di campeggio, in questa seconda sentenza il Tribunale precisa che il mero pernottamento nell’autocaravan per una notte non integra la fattispecie di campeggio abusivo".

I fatti

Il 24 aprile 2019 un uomo sostava con la famiglia a bordo del suo autocaravan in un parcheggio di Marina di Ravenna. Alle ore 08.30 sopraggiungeva la Polizia municipale, che gli contestava la violazione del divieto di campeggio per aver pernottato all’interno dell’autocaravan nella notte compresa tra il 23 e il 24 aprile. Grazie all’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti, il camperista ha proposto scritti difensivi e, successivamente, ha impugnato l’ingiunzione davanti all’autorità giudiziaria.

In primo grado il giudice di pace ha rigettato l’opposizione ritenendo che pernottare all’interno dell’autocaravan fosse sufficiente a integrare la condotta di campeggio abusivo. L’avvocato Viganò ha impugnato la sentenza di primo grado evidenziando, tra le varie, che la condotta dell’utente della strada che si trattiene di notte a bordo del veicolo non configura il campeggio. Il Comune di Ravenna ha continuato in giudizio assumendo che pernottare nel veicolo significava adibire il veicolo a luogo di abitazione e quindi campeggiare.

La sentenza

Il Tribunale di Ravenna ha accolto l’opposizione proposta dalla difesa del camperista affermando che il mero pernottamento dentro l’autocaravan non è sufficiente a integrare la fattispecie di campeggio. In particolare, il Tribunale ha precisato che la sosta notturna all’interno dell’autocaravan è finalizzata al riposo necessario per riprendere la guida in condizioni di sicurezza ed è pertanto una condotta relativa all’utilizzo del veicolo come mezzo di locomozione e non come luogo di dimora. In conclusione, il semplice pernottamento dentro l’autocaravan non trasforma la sosta in campeggio, trattandosi di una condotta funzionale alla circolazione stradale in condizioni di sicurezza.

La sanzione è stata annullata e il Comune di Ravenna è stato condannato a rifondere circa 870 euro di spese legali, oltre interessi che si vanno a sommare ai circa 1.030 euro già liquidati in forza della precedente sentenza del Tribunale.

Il vicesindaco: "I camperisti sono ben accetti, ma devono usare le aree camper"

La multa di cui si parla venne fatta, come detto, nel 2019, prima cioè dell'entrata in vigore del nuovo regolamento di Polizia urbana del Comune di Ravenna che all'articolo 15 prevede il divieto, al di fuori degli spazi appositamente individuati, di "qualsiasi attività assimilabile a campeggio, vale a dire occupazione di spazi e aree pubbliche e sottrazione, pertanto, del libero uso alla comunità, effettuata tramite parcheggio e stazionamento prolungato di veicoli adibiti a dimora occasionale, posizionamento in loro prossimità di sedie e tavoli, utensili per il bucato e simili".

"Ciò significa che oggi quella multa non sarebbe stata appellabile, perché non più riconducibile al Codice della Strada ma al regolamento di Polizia urbana - spiega il vicesindaco con delega alla sicurezza Eugenio Fusignani - Prima dell'entrata in vigore del regolamento sanzionavamo ai sensi del Codice della Strada, e quindi era un tema di sicurezza stradale. Oggi invece la questione si è spostata dalla sicurezza stradale al degrado. Detto questo siamo una città turistica e da noi i camperisti sono ben accetti, anzi, li invitiamo a venire, ma anche a utilizzare le otto aree camper a disposizione per il campeggio".

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