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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Pavoni di Punta Marina, la proposta: "Rendiamoli un'attrazione turistica con casine 'social' per cercarli come Pokemon e scattare foto con loro"

Una proposta sicuramente "curiosa" che metterebbe d'accordo chi è a favore e chi è contrario alla presenza dei pavoni liberi nell'abitato di Punta Marina Terme

Una proposta sicuramente "curiosa" che metterebbe d'accordo chi è a favore e chi è contrario alla presenza dei pavoni liberi nell'abitato di Punta Marina Terme. E' quella che arriva da Emanuele Crescentini, 47enne originario proprio di Punta Marina fondatore del gruppo Facebook 'I pavoni di Punta Marina Terme', nata con l'obiettivo di rendere la loro convivenza coi residenti "un vanto locale di valori come rispetto per la natura e amore per gli animali e attrarre turisti con questo tipo di valori".

Ma andiamo con ordine: il caso dei pavoni di Punta Marina è tornato alla ribalta nei giorni scorsi, con tanto di servizi di tv locali e nazionali, quando il Comune ha pubblicato un avviso pubblico per catturare e delocalizzare i volatili in seguito ad alcune lamentele giunte proprio dagli stessi residenti. In sostanza l'intenzione è quella di spostare gli animali in un sito più idoneo ricorrendo a una richiesta di manifestazione di interesse rivolta a soggetti in grado di catturali, trasferirli e successivamente gestirli (come ad esempio parchi naturali). La proposta non è piaciuta agli animalisti, così come non è piaciuta a tanti residenti del lido ravennate, che vogliono continuare a convivere con i pavoni.

I pavoni di Punta Marina

"Qua a Punta Marina ci sono tante persone felici della presenza dei pavoni che addirittura gli danno da mangiare, mentre altre si lamentano, anche se in proporzione sono molte di meno queste ultime - spiega Emanuele - I pavoni sono qui, narra la leggenda, dagli anni '60. In origine erano solo due, poi si sono riprodotti e ora non si sa quanti siano, sicuramente meno di 100 come dice qualcuno (il Comune di Ravenna, nel bando, parla di 30-40, ndr). Di problemi, bisogna ammetterlo, ne creano: beccano le carrozzerie delle auto e i pannelli solari perchè ci si specchiano, defecano in giro, danneggiano antenne e tegole sui tetti, però non ci sono mai stati incidenti stradali perchè sono molto visibili con tutti i loro colori. In più fanno anche molto rumore".

Nonostante questi problemi, però, una buona parte dei residenti difende a spada tratta la presenza dei volatili nel centro abitato: "Sono belli e fanno parte della cultura storica del paese e di Ravenna: ci sono mosaici del 1300 con i pavoni nei monumenti di Ravenna - continua Emanuele - Qui a Punta c'è anche un signore, che vuole restare anonimo, che si offre di riparare i danni causati dai pavoni alle tegole e alle grondaie. Poco tempo fa ne hanno trovati tre morti tutti insieme, motivo che ha fatto supporre un avvelenamento".

Per cercare di mettere tutti d'accordo, Emanuele ha ideato una soluzione quantomeno curiosa: "Sto lavorando a un progetto per trasformare i pavoni in attrazione turistica. Vorrei riunire i pavoni in 5 o 6 "casine" in giro per Punta Marina, ognuna dedicata a un tema romagnolo: ci sarà la casina della piadina, quella della cozza, etc. I turisti potranno adottare i pavoni su internet e dar loro un nome, ogni pavone avrà un braccialetto satellitare di modo da essere rintracciabile, e ogni mattina d'estate daremo vita al "Gotta catch 'e pavon", in stile Pokemon: i turisti cercheranno i pavoni con un certo nome e dovranno fare una foto con loro pubblicandola sui social, vincendo un premio in cambio. Queste casine le finanzierei con un crowdfunding e avrebbero anche delle telecamere in diretta streaming, una sorta di "Grande Fratello" dei pavoni". E come testimonial della campagna, naturalmente, Emanuele ha già un nome pronto: "Rita Pavone ovviamente!".

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