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Cronaca Faenza

Ripartono gare e attività nella palestra alluvionata: "600mila euro di danni, ma ancora nessun indennizzo"

Grazie alle donazioni, la palestra Lucchesi di Faenza ha potuto effettuare le riparazioni essenziali per riaprire: "Ma gli spogliatoi sono inagibili e quando piove cade l'acqua dal tetto"

La comunità faentina rialza la testa dopo la devastante alluvione di maggio, e insieme si rimette in piedi anche uno dei simboli della città: la palestra 'Giovanni Lucchesi' di Faenza, distrutta dall'ondata di fango che l'ha travolta per ben due volte nella scorsa primavera. Nonostante gli ingenti danni subiti, la speranza era quella di riaprire i battenti in autunno. Una speranza che alla fine si è realizzata: non solo sono ripartiti i corsi, ma nel fine settimana del 21-22 ottobre la palestra Lucchesi ha ospitato il campionato regionale assoluto di lotta greco-romana. Una gara che è stata vinta proprio dai padroni di casa del Faenza Lotta.

Una grande soddisfazione, quindi, ma che non oscura i danni ancora ben visibili sull'impianto sportivo. A farci un quadro della situazione è Olimpia Randi, vicepresidente del comitato regionale Fijlkam per il settore Lotta e responsabile della palestra faentina insieme a Gianni Morsiani. "Dovevamo organizzare questa gara (i campionati regionali assoluti, ndr) entro fine anno. Abbiamo mandato gli inviti a tutte le società, specificando che nella palestra c'è solo acqua fredda e che quindi non si può fare la doccia. Ma abbiamo voluto fare la gara qui, per  dare un segnale". Un segnale di ripartenza per una società (che nel 2019 ha festeggiato il centenario) e una palestra che sono state un autentico vivaio di campioni di lotta greco-romana: Gian Matteo Ranzi (bronzo alle Olimpiadi di Monaco 1972), Vincenzo Maenza (due ori olimpici a Los Angeles 1984 e Seoul 1988 e un argento a Barcellona 1992) e Andrea Minguzzi (oro a Pechino 2008), solo per citarne alcuni.

La Palestra Lucchesi riparte dopo l'alluvione

A guardare la struttura, tuttavia, si notano ancora i segni e le ferite profonde inflitte dall'alluvione. "Niente caldaia. Gli spogliatoi sono inagibili - racconta Randi - Quando piove cade acqua dal tetto ed entra negli uffici". Del grande impianto sportivo, in questo momento, solo alcuni spazi rimangono utilizzabili. Il grande salone che ospita la maggior parte dei corsi, gli allenamenti della squadra di lotta e che ha ospitato i campionati regionali. Qui una serie di armadietti bianchi posizionati accanto al muro formano gli spogliatoi temporanei degli atleti. C'è poi un'altra sala più piccola, nella quale è stata ricavata una piccola sala pesi. Il resto è andato perduto. "Siamo andati a vedere della nuova attrezzatura per la sala pesi - fa sapere la responsabile della palestra - Abbiamo pensato di prendere dei muratori per fare i lavori più importanti".

Il calcolo dei danni subiti è enorme: "600 mila euro - afferma Randi - Il comune ha detto che ci avrebbe destinato una cifra anche più alta", soldi che dovrebbero arrivare dallo Stato. Solo che al momento "non è arrivato nulla. Stiamo andando avanti con quello che avevamo da parte e con le donazioni raccolte". Vista l'importanza di questo impianto sportivo, si era interessato direttamente della sua rinascita anche il Ministero delle Sport, che avrebbe già "stanziato dei fondi - dichiara Randi - E' venuto anche Figliuolo a visitare la palestra. Ma per ora non si è visto nulla".

La 'Lucchesi', dunque si è tenuta a galla solo grazie al lavoro dei volontari e degli affezionati, oltre alle donazioni "con cui abbiamo effettuato le riparazioni essenziali - continua la responsabile della palestra - Non abbiamo le porte, con le donazioni abbiamo provveduto a chiudere i buchi con il cartongesso". Tra mille difficoltà, la palestra si è però rimboccata le maniche per riavviare al più presto la propria attività. "Sono ripartiti i corsi. Tutti quelli dei bambini: tra lotta e ginnastica artistica abbiamo oltre 100 bambini". Ripartiti anche vari corsi per adulti, organizzati in modo da incastrare tutti gli impegni, visto gli spazi ridotti a disposizione. "Abbiamo recuperato vecchie materassine e scrivanie. Abbiamo preso di tutto per ricominciare". Non solo. La 'Lucchesi' ospita nel suo salone gli alunni della scuola Carchidio Strocchi, a sua volta colpita dall'alluvione, "che di mattina vengono qui a fare educazione fisica".
 

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