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Cronaca

Rigassificatore, Vivi Ravenna Verde lancia la petizione: "Siano corretti gli errori del progetto"

Secondo il gruppo ambientalista "i documenti, nonostante le segnalazioni, contengono ancora errori che rendono l’impianto pericoloso"

Il gruppo apartitico Vivi Ravenna Verde, basandosi sulle informazioni tecniche fornite dall'ingegnere Riccardo Merendi, ha deciso di indirizzare una petizione al sindaco Michele De Pascale perché "si attivi per pretendere la correzione degli errori contenuti nel progetto del rigassificatore di Ravenna. Infatti, nonostante le numerose osservazioni e richieste inviate a tutti i soggetti coinvolti nell’iter di approvazione, i documenti del progetto contengono ancora gli errori segnalati e non corretti".

In particolare, secondo il gruppo ambientalista ravennate: "I documenti, nonostante le segnalazioni, contengono ancora errori che rendono l’impianto pericoloso; occorre accertare se nelle migliaia di pagine che costituiscono gli oltre mille file della procedura ci siano altri errori oltre a quelli segnalati e non corretti; occorre accertare come si potrà mettere in funzione il gasdotto se il nulla osta rilasciato dal Ministero per costruirlo è subordinato a una condizione impossibile da soddisfare".

Proprio il terzo punto sarebbe "paradossale" per Vivi Ravenna Verde. "Nel decreto di approvazione è stabilito che tutte le 'prescrizioni' poste dagli enti che hanno rilasciato le autorizzazioni sono 'vincolanti' e devono essere 'obbligatoriamente ottemperate', il nulla osta in questione è subordinato alla condizione che 'tutte le opere siano realizzate in conformità' al contenuto di un certo documento". Un documento che per il gruppo ambientalista conterrebbe: "Una procedura di collaudo impossibile da superare; l'immissione di aria nel flusso del metano per correggere il potere calorifico con rischio di esplosione; una temperatura minima del gas di molto inferiore a quella prevista nella progettazione delle tubazioni (-47°C invece di +3°C) con rischio di rottura dei tubi non adatti per temperature così basse".

Vivi Ravenna Verde, che fissa il punto di raccolta firme per la petizione presso Mambo Pizza in via Romea sud 139/b a Ravenna, vuole far notare che "lo stesso proponente ha ammesso gli errori, giustificandoli in qualche modo: per il collaudo ha descritto la procedura corretta; al posto dell'aria ha detto che immetterà azoto (gas inerte); quanto alla temperatura ha detto che si è trattato di un refuso. Ma non ha corretto i progetti! Non si tratta di essere a favore o contro il rigassificatore, di appartenere a questo o a quel partito o di far parte di un movimento piuttosto che a un altro, ma di pretendere chiarezza poiché il progetto contiene errori grossolani che gli enti che hanno esaminato e approvato non hanno rilevato e che, nonostante le segnalazioni non sono stati corretti - conclude il gruppo ambientalista - Non servirà a nulla costruire un gasdotto se, rispettando le condizioni poste nell'approvazione, non sarà possibile metterlo in funzione perché non supererà la prova di collaudo".

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