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Cronaca

Romagna Acque ha fornito 108 milioni di metri cubi d'acqua. Dal bilancio 200 mila euro per le province alluvionate

Approvato all'unanimità dall'assemblea dei soci il bilancio del 2022 contrassegnato dalla siccità e dai rincari energetici

Si chiude con un utile netto di 7 milioni 393 mila euro il bilancio 2022 di Romagna Acque - rispetto ai 7 milioni 41 mila del 2021 - approvato all’unanimità dopo l’assemblea dei soci che si è tenuta mercoledì mattina. Un bilancio che chiude un anno difficile, contrassegnato dalla siccità e dai rincari dei costi energetici che hanno impattato in modo importante sulla gestione del ciclo dell’acqua, ma che non ha impedito a Romagna Acque di rinunciare e rimettere in gioco, a favore del sistema tariffario all’ingrosso della Romagna, 2 milioni e mezzo di euro, pari al premio ricevuto dalla Società per gli standard di qualità tecnica raggiunti nel 2018 e nel 2019. Per quanto riguarda la distribuzione degli utili agli azionisti (i Comuni del territorio), il totale si assesta sui 4 milioni 361 mila euro, fissando il valore di ogni azione a 6 euro.

Nel corso dell’assemblea, il cda di Romagna Acque ha anche approvato un'erogazione straordinaria di 200 mila euro a favore delle due Province più danneggiate dalla recente alluvione, quelle di Forli-Cesena e Ravenna, da destinare alla ricostruzione e alle necessità collegate all’emergenza.

Nel corso del 2022, la società ha fornito 108 milioni di metri cubi d’acqua, poco più di un milione in meno rispetto al 2021. A inizio 2022 il livello di invaso della diga di Ridracoli era pari a 547,9 metri sopra al livello del mare, ben al di sotto della quota di tracimazione, il che ha comportato nei primi mesi dell’anno una contrazione della produzione: le scarse precipitazioni registrate hanno determinato una stazionarietà del livello di invaso ed è stata raggiunta una quota prossima a quella di massima regolazione di 557 metri solo a metà maggio, senza mai arrivare alla tracimazione. La scarsità di apporti si è protratta anche per l’ultima parte del 2022 e si è evidenziato uno stato di carenza idrica che ha comportato un maggior utilizzo di risorse alternative, ovvero dalla risorsa di falda e dal fiume Po. 

Il periodo compreso tra dicembre 2022 e marzo 2023 è stato caratterizzato da precipitazioni che hanno portato a fine febbraio il livello della diga di Ridracoli alla massima capacità di invaso e quindi alla tracimazione. L’andamento idrologico positivo nella prima parte del 2023 ha portato una massimizzazione dell’utilizzo della risorsa di Ridracoli e a oggi si può ritenere ragionevole stimare un prelievo dalla diga di Ridracoli per il 2023 superiore al budget, fissato in 52 milioni di metri cubi. Vista la carenza idrica che si sta prospettando anche per la prossima estate, rimane comunque strategico preservare la risorsa adottando un atteggiamento prudenziale.

Le rinunce tariffarie di Romagna Acque passano da 3,4 a 5,9 milioni, consentendo così al sistema tariffario dell’acqua all’ingrosso della Romagna di beneficiare di circa 2,5 milioni. La gestione di queste rinunce sulla tariffa 2022 ha consentito di confermare sostanzialmente anche per il 2023 la tariffa dell’acqua all’ingrosso con una rimodulazione dei conguagli e nel periodo 2020-2023, per effetto di queste rinunce, le tariffe dell’acqua all’ingrosso sono state più basse di oltre 25 milioni.

Il piano investimenti 

I principali interventi realizzati nel corso del 2022 riguardano il raddoppio della condotta Russi-derivazione Cotignola, a fine 2022 i lavori eseguiti erano pari a circa 6 milioni, ovvero il 94% dell'importo complessivo, con la restituzione dei terreni a una parte consistente delle ditte interessate. 

A Forlimpopoli sono state ultimate le operazioni di collaudo e il nuovo magazzino è entrato in servizio nel corso del 2022. A Capaccio è stata realizzata l’implementazione di un sistema di ultrafiltrazione, potabilizzazione e revisione by pass galleria di derivazione. Implementazione di un sistema per il trattamento del volume delle acque di contro lavaggio e scarico ciclofloc: nel 2022 sono stati ottenuti i nulla osta autorizzativi e la progettazione esecutiva è stata validata a fine 2022. È stata completata e validata la progettazione esecutiva, i lavori sono iniziati e si concluderanno entro l’estate 2023.

Infine l’intervento principale dal punto di vista strategico, la “Terza Direttrice”, ovvero la condotta Standiana-Forlimpopoli-Casone-Torre Pedrera: è stata conclusa la procedura per l’accesso ai fondi per l’esecuzione delle indagini geognostiche, dei rilievi topografici e delle verifiche archeologiche, con gare per l’affidamento di queste attività (per oltre 1 mln/euro) e avvio progettazione definitiva all’inizio del 2023. A queste voci principali, si aggiunge per il 2022 una quota di circa 3,5 milioni di euro per manutenzioni straordinarie.

A Ravenna, la realizzazione del secondo tratto del Canale Carrarino-collegamento alla Canaletta Anic, la gara relativa ai lavori del secondo stralcio è stata espletata e conclusa, in settembre sono stati avviati i lavori. Per quanto riguarda l’automazione e l’efficentamento energetico del revamping del potabilizzatore delle Bassette, la progettazione definitiva è stata validata a inizio 2022 e nell’ottobre 2022 è stata avviata la progettazione esecutiva e ad aprile 2023 è in fase di validazione). 

A Rimini, per la condotta San Giovanni in Marignano-Morciano, i lavori principali, per un investimento complessivo di 7,2 milioni, erano conclusi già nel 2021. Nel corso del 2022 sono stati completati i collaudi funzionali e la condotta è entrata pienamente in servizio. A Santarcangelo, per la messa in servizio del serbatoio esistente, nel corso del 2022 è stata redatta la progettazione esecutiva delle opere necessarie all’attivazione del serbatoio che ha consentito di procedere con l’affidamento dei lavori affidare i lavori nel 2022. Nell’ambito di questo intervento rientra anche la posa di condotte adduttrici, la cui realizzazione è stata delegata al gestore Hera in concomitanza alla posa effettuata dalla stessa di condotte distributrici.

Energia 

Nel 2022 sono stati acquistati 35.575.810 kwh di energia elettrica, cui si aggiungono 2.126.448 kwh consumati in autoproduzione da impianti idroelettrici e fotovoltaici, con un incremento negli acquisti sia rispetto al budget che rispetto all’anno precedente (+2,6 mln/KW) pur a fronte di una annata idrologica meno favorevole. Ma è soprattutto l’incremento del prezzo medio ad aver portato i costi di acquisto di energia del 2022 a 13.818.696 euro, valore superiore di oltre 9,3 milioni rispetto all’anno precedente, con un aumento del costo medio (pari a 0,3884 euro/kw) aumentato del 184% rispetto al 2021. I ricavi per la vendita di energia da impianti idroelettrici e fotovoltaici, al netto delle rettifiche disposte dal governo a seguito degli incrementi dei prezzi dell’energia venduta, sono stati di 999.201 euro per 8.662.061 kw (quantitativi inferiori di 0,8 mln/kw al 2021).
 

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