Sciopero in Marcegaglia, la rabbia del sindacato: "Ci hanno escluso dalla trattativa"

"Una vera e propria presa in giro": lo sciopero dei lavoratori della logistica Ferrari, appalto della La Cisa e subappalto della Marcegaglia che da sei giorni sta bloccando i cancelli dello stabilimento in via Baiona, prende una piega ancora più complicata, mentre fuori dalla Marcegaglia prosegue il blocco delle merci sia in entrata che in uscita, in maniera molto più decisa rispetto ai giorni precedenti. Dopo l'incontro di martedì in Prefettura, le aziende coinvolte e le rappresentanze sindacali, tra le quali Sgb (sindacato generale di base, di cui fanno parte i lavoratori coinvolti) hanno stabilito di rivedersi mercoledì nella sede Legacoop di via Faentina per discutere della trattativa, che vede in gioco il futuro di 44 lavoratori. "L'incontro è stato spostato alla sede Uil (unione italiana del lavoro) - spiega il dirigente Sgb Massimo Betti - e i sindacati presenti, Cgil, Cisl e Uil, hanno impedito ai rappresentanti Sgb di partecipare all'incontro. Prima hanno detto che eravamo troppi, anche se i nostri rappresentanti sono solo quattro, mentre loro in totale erano in sette, poi che la sala era troppo piccola per ospitarci tutti. Ci è sembrato che stessero solo cercando una scusa".

Sciopero in Marcegaglia

"Il problema - continua Betti - è che i lavoratori in questione sono tutti passati a Sgb, quindi gli altri sindacati non avevano delegati. Non si è mai visto fare una trattativa senza delegati dei lavoratori: se anche arrivassero a un accordo, come possono pensare di farlo valere? Questa non è una trattativa: siamo arrivati al capolinea, le aziende stanno trattando con chi non ci rappresenta. Siamo ancora più arrabbiati e proseguiamo nella nostra lotta, sia fuori dallo stabilimento Marcegaglia che qui sotto la sede dove sta avvenendo la "non-trattativa". Vedremo cosa succederà".