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Lugo, il PdL: "Iniqua l'Imu sugli immobili in comodato gratuito"

"Anche quest’anno il comune di Lugo ha deciso di accanirsi contro quelle famiglie che, con tanti sacrifici, hanno costruito una seconda casa da dare in comodato d’uso gratuito ai figli "

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

Anche quest’anno il comune di Lugo ha deciso di accanirsi contro quelle famiglie che, con tanti sacrifici, hanno costruito una seconda casa da dare in comodato d’uso gratuito ai figli quando questi decidono di mettere su famiglia. Per l’amministrazione lughese è un capitalista chi, anziché spendere tutto quello che guadagna, fa la formichina, risparmia e pensa al futuro dei propri ragazzi. Se già l’ICI era gravosa per questi genitori che si ritrovavano a pagare 5,8 per mille, l’IMU diventa un salasso.

 

La Giunta guidata da Cortesi ha infatti stabilito che l’aliquota da applicare è del 10.2 per mille, come le case a canone libero, ovvero il 2,6 per mille in più rispetto al minimo di legge e il 75% in più rispetto all’ICI senza considerare gli aumenti legati alla revisione degli estimi catastali.  L’accanimento è ancora più evidente quando si pensa che chi da la casa in affitto a canone concordato paga “appena” l’8,6 per mille. C’è un canone più concordato del comodato d’uso gratuito? Forse i nostri amministratori non si rendono conto una casa data in comodato d’uso non è una fonte di reddito ma è un costo. Quale guadagno ha un genitore che da gratis la propria casa a un figlio? Dov’è la speculazione che invece ci potrebbe essere in un appartamento locato a canone libero? Il segretario provinciale del PD, Alberto Pagani, dichiarò che l’IMU piaceva al suo partito perché era nei fatti una patrimoniale e che per questo sarebbe stata applicata con le aliquote più alte possibili.

 

Lo hanno fatto, ma forse non hanno considerato che quelli che colpiscono non sono cosiddetti “ricchi” ma sono le classi medio bassa e media. Mentre il  governo centrale ha fissato l’IMU minima uguale per tutte le seconde case, la nostra amministrazione ha differenziato le tariffe penalizzando fortemente le seconde case date in comodato d’uso gratuito. Quando già negli scorsi anni chiedemmo di equiparare le aliquote almeno a quelle delle case affittate a canone concordato, ci fu risposto che il comune ci avrebbe rimesso troppo perché a Lugo è una pratica diffusa dare le seconde case gratuitamente ai figli.


L’assessore Pasi alle nostre obiezioni sull’iniquità di questa disparità di trattamento ha osservato che è sempre possibile far cambiare l’aliquota IMU trasformando i comodati d’uso gratuiti in affitti concordati oppure intestare le case ai figli facendole diventare prima casa. Nessuna delle due soluzioni è esente da spese e la seconda ha addirittura il sapore di un esproprio soft. Sul canone d’affitto deve essere pagata l’IRPEF e i passaggi di proprietà non sono certo a costo zero.


Insomma dalle parole dell’assessore si può dedurre che chi non ha un reddito alto non può permettersi di tenere la casa ereditata dal nonno o acquistata con tanti sacrifici e sulle quali ha già pagato le tasse, tante tasse ovvero; chi non è benestante non può permettersi di aiutare i figli se non a rischio di diventare povero o di dover rinunciare al frutto dei suoi sacrifici di una vita.

 

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