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"Mostro" di via Cella, caccia alla tigre

"I cittadini da tempo hanno segnalato il problema, ma senza risultati, ironicamente possono però vantarsi che nel centro del paese c'è una piscina profonda oltre un metro e mezzo d'acqua stagnante"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

"Santo Stefano è una frazione del Comune di Ravenna, a pochi chilometri dal mare e a pochi  minuti dal parco di Mirabilandia, famosa non solo per la tradizionale Sagra della Fragola ma anche purtroppo per il "mostro" di via Cella, un palazzone che sorge in pieno centro, a fianco del parco pubblico delle ex scuole elemenari frequentato da bambini del paese, e che, tra fallimento della ditta costruttrice e altre grane, non è mai stato portato a termine. Oggi il cantiere edile è abbandonato, e puntualmente, per la mancanza dell'impianto di defluvio e pompaggio delle acque meteoriche i locali interrati si allagano completamente, cosa che anche quest'anno si è verificata dopo le intense piogge delle scorse settimane.

I cittadini da tempo hanno segnalato il problema, ma senza risultati, ironicamente possono però vantarsi che nel centro del paese c'è una piscina profonda oltre un metro e mezzo d'acqua stagnante. La situazione è seria, perché lo stato in cui ad oggi si trova il cantiere, nelle prossime settimane creerà condizioni favorevoli allo sviluppo e moltiplicazione della zanzara tigre, con conseguente pericolo per la sanità pubblica.

Dato che l’elemento fondamentale per la schiusa delle uova dell'ormai famosa zanzara  e lo sviluppo delle larve è l’acqua stagnante, anche in piccole quantità, fondamentali sono le azioni preventive da attuare rigorosamente.  Come è noto le punture di zanzara tigre sono spesso causa di  vere e proprie patologie, ad esempio la Chikungunya, un virus che viene trasmesso dalla sua puntura. Non si deve dimenticare che l'epidemia di Chikungunya del 2007 in Emilia-Romagna si è sviluppata inizialmente a Castiglione di Cervia e Castiglione di Ravenna, paesi a pochi chilometri di distanza da quello di Santo Stefano e non si vuole creare ancora un caso di risonanza nazionale.

Come ogni anno anche a Santo Stefano si attende l'ordinanza comunale  per la lotta alla zanzara tigre, che prevede obblighi per i cittadini come: l'eliminazione di tutte le raccolte d'acqua presenti in contenitori posti negli spazi di pertinenza, mantenere i contenitori al coperto dalle piogge, evitare i ristagni d'acqua nei sottovasi delle piante. Lo stato di abbandono in cui versa il cantiere è un potenziale focolai di proliferazione e quindi un pericolo per la salute fisica dei cittadini. L'amministrazione comunale deve farsi carico della situazione  affinché il problema possa essere gestito in tempi brevi con un intervento di bonifica dell'area, deve organizzare e coordinare con efficienza l'intervento, perché tale azione  garantirebbe, le misure igieniche e sanitarie cautelativa per le possibili malattie trasmesse dalla zanzara tigre a tutela della salute fisica.

La bonifica della zona rappresenta quindi un intervento essenziali e irrinunciabile per assicurare una risposta adeguata ad ogni sviluppo imprevisto di epidemia. Il Movimento 5 Stelle, vuole portare all'attenzione dell'amministrazione comunale questa problematica e come candidato a consigliere territoriale chiedo la collaborazione di tutti i cittadini, e del comitato cittadino di Santo Stefano".

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