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"No alla chiusura del deposito faentino di Start Romagna"

Come noto gli enti locali attraverso un processo di fusione per l’incorporazione delle società di trasporto Atm di Ravenna, Avm di Forlì-Cesena e Tram servizi di Rimini, hanno dato avvio a una nuova società per il trasporto pubblico locale

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

Come noto gli enti locali  attraverso un processo di fusione per l’incorporazione delle società di trasporto Atm di Ravenna, Avm  di Forlì-Cesena e Tram servizi di Rimini, hanno dato avvio a una nuova società per il trasporto pubblico locale, denominata Start Romagna. A questa fusione farà seguito l’aumento del capitale sociale in natura e in denaro, attraverso acquisizione  di un ramo di azienda che gestisce la linea di trasporto pubblico Rimini – Valmarecchia di proprietà della società di trasporto passeggeri Emilia Romagna – Tper - ,  ampliando in questo modo la compagine sociale, anche se  l’obiettivo, in ogni modo,  resta quello di aprire con maggiore vigore al privato.

Stando ai risultati, la partenza di questo nuovo soggetto è alquanto zoppicante. Da una parte l’aspetto economico con  il  consuntivo 2011 chiuso in deficit,  e  dall’altra l’avvio della società fra mugugni e prese di distanza da parte di alcuni soci che non condividono l’aumento di capitale riservando, oltretutto,  una parte esigua al privato.  A questi aspetti si aggiunge una questione organizzativa, vale a dire la chiusura del deposito di Faenza per assenza dei requisiti di sicurezza: chiusura che  ha prodotto subito seri problemi all’utenza e al personale di Start. In sostanza la normale manutenzione e  la riparazione dei mezzi di trasporto, oltretutto,  sono  compromesse dalla mancata disponibilità di un deposito in loco con grave pregiudizio per il normale servizio e il contenimento dei costi di gestione.

Per questo si chiede di intervenire per assicurare la riapertura del deposito nella città manfreda condizione  indispensabile per evitare disservizi e disagi.
Più in generale  serve una strategia credibile, un piano industriale innovativo e di rilancio effettivo del trasporto pubblico, un coordinamento organico fra i territori e, infine, la messa in campo di tutta una serie di azioni inserite in un quadro di competitività e di sviluppo.
 

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