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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Apre a Ravenna il nuovo Centro per disturbi cognitivi e demenze: un sostegno per chi lotta contro l'Alzheimer

Come spiega Roberta Mazzoni (Ausl), il centro "offre interventi  rivolti a persone con disturbi neuro cognitivi degenerativi, come la malattia di Alzheimer, ed ai loro famigliari"

E' stato inaugurato giovedì, in occasione della giornata Mondiale dedicata all’Alzheimer, il nuovo Centro Disturbi Cognitivi e Demenze presso il Distretto di Ravenna. Il nuovo spazio si trova al primo piano del Cmp, il Centro di Medicina e Prevenzione in via Fiume Montone Abbandonato, con un'area riservata composta da un locale accoglienza, 3 ambulatori medici e 2 studi per assistenza psicologica e sala di attesa. “Il Centro Disturbi Cognitivi e Demenze offre interventi rivolti a persone con disturbi neuro cognitivi degenerativi, come la malattia di Alzheimer, ed ai loro famigliari, come previsto dal Percorso diagnostico, terapeutico e assistenziale elaborato dalla nostra Ausl", spiega Roberta Mazzoni, direttrice del Distretto di Ravenna.

Il nuovo centro afferisce al reparto di Geriatria diretto dal dottor Stefano Boni e vede la collaborazione delle Unità Operative di Medicina Interna 1 e Neurologia, dirette rispettivamente da Marco Domenicali e Pietro Querzani. L'equipe multiprofessionale e multidisciplinare è composta da: medici geriatri e neurologi, infermieri, psicologi e assistenti sociali. Oltre alla definizione dell'iter diagnostico, viene garantita la presa in carico terapeutica e gestionale del paziente affetto da disturbi cognitivi in attuazione alle indicazioni aziendali e regionali. Di particolare valore la valutazione neuropsicologica e la programmazione degli interventi psicosociali post-diagnostici a supporto dei pazienti e dei caregivers in un'ottica di integrazione fra la Rete dei Servizi Territoriali e l'Associazione di Volontariato Alzheimer Ravenna. 

Grazie alla consolidata collaborazione e gli accordi di coo-progettazione siglati con il Comune di Ravenna e l'Associazione Alzheimer, viene svolta un'attività informativa e formativa per i familiari dei pazienti con incontri periodici alla presenza del geriatra, infermiere case manager, psicologici e altri professionisti sanitari e sociali al fine di aumentare le conoscenze, le competenze nella pratica assistenziale necessaria alla cura nonchè, supportare i famigliari nella gestione del proprio caro. Per accedere al centro è richiesta la prescrizione del medico di Medicina Generale e la prenotazione al sistema Cup Aziendale o, in considerazione della sintomatologia presentata dal paziente,  è possibile da parte del medico di Medicina Generale contattare il medico geriatra del Servizio e concordare l'accesso in modalità prioritaria. 

Numeri e problematiche della malattia 

E’ fondamentale mantenere alta l’attenzione sulla malattia di Alzheimer e sulla situazione delle famiglie colpite anche al di fuori della Giornata Mondiale Alzheimer. E’ quanto dichiarano la dottoressa Federica Boschi, geriatra e la dottoressa Susanna Malagù,  neurologa e  responsabili del percorso demenze AUSL Romagna.

“La demenza è stata definita dall'Organizzazione Mondiale della Sanità come una priorità di Salute Pubblica: con l'invecchiamento della popolazione il numero assoluto delle persone con demenza è previsto in aumento - spiega Boschi - Attualmente si stima che nel mondo ci siano  55 milioni di persone con  demenza e che questo numero triplicherà entro il 2050. Il sito del Ministero della Salute riporta che attualmente il numero totale delle persone con demenza in Italia è stimato essere di 1 milione e 100 mila  di cui 600.000 con Demenza di Alzheimer;  270 mila i  nuovi casi/anno. Si stima inoltre che siano 3 milioni le persone direttamente o indirettamente coinvolte nella loro assistenza.  In AUSL Romagna abbiamo calcolato, attraverso un algoritmo regionale che tiene conto dei flussi amministrativi correnti, la presenza di circa 16.000 persone con demenza". 

“Dietro a questi numeri - sottolinea Boschi - ci sono persone e  famiglie alle quali va garantito un percorso diagnostico terapeutico di presa in carico globale attraverso le equipe multiprofessionali dei centri disturbi  cognitivi e demenze (CDCD) che operano in collaborazione con i medici di medicina generale, le associazioni dei familiari, gli operatori dei servizi sociosanitari domiciliari, residenziali e semiresidenziali e con gli enti locali".  

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