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Cronaca

Il bar del Tribunale fa causa all'assessore: "Affitti sempre pagati fino alla pandemia, ci ha diffamato"

La titolare del locale si è sentita diffamata dalle parole pronunciate dall'assessora Del Conte durante un'interrogazione in Consiglio comunale

E' guerra tra il Comune di Ravenna e il bar del Tribunale, che ha deciso di sporgere denuncia nei confronti di un'assessore. Nei mesi scorsi i gestori del 'D&D cafè' - bar situato all'interno del Palazzo di Giustizia ravennate - tramite un articolo di RavennaToday avevano annunciato di essere costretti a chiudere, a causa dei tanti clienti persi per via del Covid (e della conseguente riduzione delle udienze) e per via degli affitti sospesi nel periodo della pandemia, per un totale di 40mila euro, da pagare al Comune entro marzo 2022. 

Il caso a novembre è arrivato anche in Consiglio comunale in un'interrogazione di Giacomo Ercolani, consigliere della Lega. La risposta dell'assessore con deleghe al patrimonio e all'urbanistica Federica Del Conte, però, ha fatto andare su tutte le furie Valeria De Caro, che gestisce il bar del Tribunale. La donna infatti, spiega l'avvocato della barista Nicola Montefiori, si è sentita diffamata dalle parole pronunciate dall'assessore, tanto da sporgere denuncia nei confronti della stessa Del Conte per diffamazione aggravata. "Purtroppo già da prima del Covid si erano manifestate le prime situazione debitorie, che si sono protratte durante il periodo Covid ma anche alla ripresa e alla riapertura e che hanno portato a un mancato pagamento del canone pari quasi a 70mila euro", aveva detto la Del Conte.

"La mia cliente ha ottenuto, nel 2019, il rinnovo della concessione per gestire il bar del Tribunale, essendo tra l'altro l'unica ad aver partecipato al bando - spiega l'avvocato - Fino all'inizio del 2020 ha sempre onorato il canone mensile di concessione (di oltre 2100 euro al mese), ma per il lockdown e per gli effetti delle restrizioni per la pandemia, particolarmente pesanti per un bar che lavora solo se ci si reca in Tribunale, era stata costretta a sospendere i versamenti e, vista l'impossibilità di trovare un accordo col Comune, ha instaurato una causa civile davanti al Tribunale chiedendo la riduzione del canone".

Con la causa ancora in corso, rispondendo al consigliere Ercolani l'assessore Del Conte avrebbe però attribuito alla De Caro inadempienze anche nel periodo precedente all'emergenza Covid, con la sua risposta poi riportata dagli organi di stampa. "La mia cliente si è sentita diffamata per essere stata definita come debitrice anche prima del periodo di emergenza sanitaria - riporta il legale della donna - Qualche fornitore del bar ha mostrato perplessità nei confronti della capacità della barista di rispettare gli impegni e suo figlio è stato beffeggiato dai propri compagni". È stato quindi presentato un ricorso immediato al Giudice di Pace penale ed è stata fissata l'udienza per il prossimo 29 marzo.

"Secondo me - commenta la barista - chi si occupa di amministrare la cosa pubblica ha il dovere di pesare le parole e di verificare, prima di esprimere certe affermazioni, se rischia o meno di screditare una persona". Ora sarà il Giudice a dirimere la vertenza e a stabilire se diffamazione vi sia stata. 

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