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Cronaca

Finte vaccinazioni Covid, nuovo round in tribunale: la procura chiede 7 mesi per gli imputati in "abbreviato"

Nuovo round, al Tribunale di Ravenna, nell'ambito dell'udienza preliminare del maxi processo legato alle finte vaccinazioni anti-Covid

Nuovo round, al Tribunale di Ravenna, nell'ambito dell'udienza preliminare del maxi processo legato alle finte vaccinazioni anti-Covid che sarebbero state necessarie per ottenere il Green Pass e che vede imputate 227 persone per il reato di falso ideologico in concorso. Al centro dell'indagine c'è il dottor Mauro Passarini, 67enne di Marina di Ravenna, che a fine 2023 ha patteggiato due anni per i reati di falso, peculato ed evasione dagli arresti domiciliari, mentre è caduta nei suoi confronti l’accusa di corruzione.

L'udienza di lunedì è stata tutta dedicata ai riti alternativi, le procedure processuali più veloci che consentono pene più miti in caso di condanna. Infatti sono circa 90 gli imputati che hanno optato per la valutazione di rinvio a giudizio, rischiando così il processo dibattimentale, mentre la maggioranza di loro si è divisa tra la scelta del patteggiamento e quella del rito abbreviato, semplice o condizionato all'ammissione di alcune prove o l'audizione di alcuni testi. Proprio sugli imputati con rito abbreviato si è concentrata l'udienza di lunedì, con la Procura (procuratore capo di Ravenna Daniele Barberini) che ha avanzato numerose richieste di condanna, tutte a 7 mesi di reclusione, con una a 8 mesi per un indagato ritenuto di maggior peso nella vicenda. I patteggiamenti, invece, che saranno formalizzati nel provvedimento unitario del giudice Andrea Galanti, alla fine del processo, saranno chiusi a 5 mesi e 20 giorni (pena che in molti casi sarà convertita in una sanzione pecuniaria di 160 euro).

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Anche stavolta strapiena la sala della corte d'assise di Ravenna che accoglie il processo, di fronte al giudice Andrea Galanti. Tanti gli avvocati difensori, tra cui Francesco Minutillo di Forlì che ha la difesa di una quindicina di imputati. Al processo è stata ammessa come parte civile anche l'Ausl Romagna. Il procedimento vede infatti coinvolti anche 5 dipendenti dell'azienda sanitaria. Tra gli imputati c'è anche il capogruppo in Consiglio comunale di Fratelli d'Italia Alberto Ferrero che aveva impugnato il provvedimento di sequestro del suo Green Pass in seguito all'avvio delle indagini. Il pm ha rigettato infine la richiesta di riti abbreviati condizionati alla testimonianza di Passarini, che è già uscito dalla vicenda processuale. Prossime udienza l'11 e il 22 marzo.

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