rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Emergenze cardiovascolari, taglio dell'auto medica e Casa della Salute: Pd e 5 Stelle critici sulla sanità faentina

Emergenze cardiovascolari, taglio dell’automedicalizzata e Casa della Salute. Questi i temi al centro dell’intervento del Partito Democratico di Faenza, sui quali sono intervenuti in parte anche i 5 Stelle

Emergenze cardiovascolari, taglio dell’automedicalizzata e Casa della Salute. Questi i temi al centro dell’intervento del Partito Democratico di Faenza che, in una nota inviata alla stampa a firma del segretario comunale Emanuele Tanesini e della capogruppo in consiglio comunale Giulia Bassano, hanno evidenziato la “complessiva condivisione delle strategie dell'Azienda USL Romagna - imperniata da un lato sulla sinergia tra le strutture ospedaliere per garantire alte specializzazioni e dall’altro su una efficace capillarità e servizi di prossimità con le "case di comunità".

"Nel corso del consiglio comunale dedicato alla sanità tenutosi qualche settimana fa nel Palazzo del Podestà, il consigliere comunale Luciano Biolchini aveva evidenziato e richiesto che le emergenze cardiovascolari (che da Faenza venivano inviate al nosocomio ravennate) potessero essere dirottate direttamente all'ospedale di Forlì, distante da Faenza solo 15 chilometri, con un conseguente risparmio di tempo fondamentale nell’esito della malattia in situazioni altamente tempo-dipendenti e che richiedono una risposta altamente specializzata - dice Tanesini - Apprendiamo quindi con grande soddisfazione che già a partire dal primo dicembre le emergenze cardiovascolari provenienti dal faentino vengono ora prese in carico dall'ospedale di Forlì”.

In particolare il direttore generale di Ausl Romagna Tiziano Carradori aveva esplicitato la direzione dell’Azienda sanitaria intenzionata a ripristinare il reparto di cardiologia. “In ogni caso resta - sottolinea Tanesini -, resta l’idea di lavorare in sinergia con Forli, vista la vicinanza. E’ importante che si scelga comunque una soluzione che consenta l’intervento più rapido possibile per i pazienti, perchè, è banale dirlo, i minuti fanno la differenza”.

Relativamente alla Casa della Salute di prossima realizzazione al centro fieristico invece “chiediamo che l'Azienda Sanitaria sia attiva fin da ora per prevedere e finanziare la realizzazione anche del secondo complesso come da previsione iniziale”. Stando al progetto infatti, l’idea iniziale riguardava la realizzazione della casa di comunità nei due padiglioni A e B del centro fieristico. I lavori finanziati dal Pnrr tuttavia al momento riguardano esclusivamente il padiglione A, mentre il padiglione B è stato invece nuovamente messo a disposizione dal comune per ospitare esposizioni temporanee fino alla fine del 2023.

Infine sulla riduzione dell’automedicalizzata, da due a una unità tra Faenza e Lugo, con nuovo dislocamento a Cotignola, i sindaci di Bassa Romagna e Romagna Faentina avevano chiesto pubblicamente di rivedere invece le scelte di Ausl, la quale dal canto proprio doveva invece fare i conti con le criticità legate alla mancanza di medici da destinare al Pronto Soccorso.

“Relativamente al dislocamento dell'automedica in postazione a Cotignola per coprire i vasti territori della Romagna Faentina, della Bassa Romagna e di Modigliana e Tredozio, il Pd di Faenza auspica che si possa arrivare in tempi brevi ad una soluzione al problema della carenza di personale medico di emergenza, portando così a ripristinare le due automediche rispettivamente a Faenza e Lugo - si legge nella nota -. Consapevoli delle professionalità e dell’alta specializzazione del personale infermieristico presente sui mezzi di primo soccorso, riconosciamo tuttavia la rilevanza di poter contare in caso di necessità su personale medico direttamente sul luogo dell’emergenza. Inoltre, questo stesso personale medico - trovandosi ora ad attendere le chiamate a Cotignola - non è più nelle condizioni di contribuire ad una più rapida presa in carico dei codici bianchi e verdi in Pronto Soccorso di Faenza e Lugo nei momenti di attesa tra un’emergenza e la successiva”.

Sulla questione è prevista anche la convocazione di una commissione consiliare: “Il tema è la carenza cronica dei medici e ci sono questioni sindacali infermieristiche e mediche. Non è nostra intenzione entrare nel merito di questioni che non sono di nostra stretta pertinenza - specifica Tanesini -, ma auspichiamo una rapida risoluzione delle criticità nell’interesse dell’utenza”. Anche per questo motivo “riteniamo che, a tutela del territorio e in particolare dei luoghi più distanti dal capoluogo, si debba considerare l'attuale situazione (dell’automedica, nda) come temporanea, emergenziale e di conseguenza ci si auspica venga trovata una pronta soluzione. Per questo il Gruppo consiliare del Partito Democratico chiederà la convocazione della Commissione consiliare V, competente per materia, per avere dall'azienda informazioni puntuali e tempistiche certe”.

Su quest’ultimo tema era intervenuto pochi giorni fa anche il capogruppo del Movimento 5 Stelle faentino Marco Neri: “L'Emilia-Romagna, spesso menzionata quale regione virtuosa e citata per la gestione sanitaria, inizia purtroppo a dare i primi segnali di decadimento - relazionava una nota del M5S -. E’ ormai noto a tutti che i tagli ai comparti ospedalieri si fanno sempre più ingenti. Faenza non è da meno e deve dire addio all’auto medicalizzata dislocata in città e indispensabile per gli interventi di particolare gravità. Abbiamo chiesto e ottenuto un incontro con la Direttrice sanitaria Francesca Bravi, in cui era presente anche il sindaco Massimo Isola” e in tale occasione “era stata anche evidenziata la scarsa concertazione con le realtà locali nelle scelte relative alla sanità. La preoccupazione più rilevante riguarda la dislocazione nelle 24 ore a Cotignola di un’unica auto medicalizzata per Faenza e Lugo”.

I 5 Stelle dichiarano che, pur essendo consapevoli delle difficoltà oggettive nel reperire i medici, la questione sin dall’inizio "poteva essere trattata diversamente, soprattutto per quanto riguarda tempistiche e modalità con cui si è presa questa decisione. Se sul nostro territorio il servizio di automedica può apparire superfluo, perché su tutte le ambulanze sono presenti infermieri altamente specializzati, ciò non toglie che in alcuni casi di estrema gravità questo tipo di intervento sia fondamentale. Inoltre, il medico destinato all’auto medica, nei momenti di attesa, fornisce un prezioso supporto in pronto soccorso nella valutazione e nella gestione di pazienti meno gravi. Per cui si chiede di mantenere nelle ore diurne le auto medica nei Pronto Soccorsi di Faenza e Lugo per poi usufruire di un solo mezzo di notte a Cotignola".

Inoltre "depotenziare il Pronto Soccorso è sicuramente un errore perché è l’unico luogo in cui i cittadini possono trovare assistenza medica in quanto: le Case della salute o sono incomplete o ancora inesistenti (vedi Lombardia); i medici di base sono oberati di burocrazia e di pazienti con cronicità; i medici di continuità assistenziale (guardia medica) risultano spesso irreperibili telefonicamente”. “In seguito ad accordi con la maggioranza - prosegue la nota -, il M5S intende proseguire nei prossimi mesi il confronto e il dialogo con la dirigenza dell’Ausl Romagna e con gli operatori sanitari del territorio, consapevoli che la sanità è un fattore sociale che necessita di scelte e di strategie condivise, così da alimentare consapevolezza e favorire una maggiore unione all’interno della comunità”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Emergenze cardiovascolari, taglio dell'auto medica e Casa della Salute: Pd e 5 Stelle critici sulla sanità faentina

RavennaToday è in caricamento