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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Finti vaccini, l'Ausl "licenzia" Mauro Passarini: il medico presenta ricorso

L'Azienda sanitaria romagnola martedì ha revocato a Passarini la convenzione, ritenendo che quanto accaduto durante il "caso vaccini" rispecchi una violazione del contratto

Dopo il caso dei finti vaccini Covid per ottenere il Green Pass, l'Ausl Romagna ha "licenziato" Mauro Passarini, il medico di Marina di Ravenna al centro delle indagini. Il 67enne a fine 2023 ha patteggiato due anni per i reati di falso, peculato ed evasione dagli arresti domiciliari, mentre è caduta nei suoi confronti l’accusa di corruzione. Nel frattempo procede il processo che vede imputate 227 persone per il reato di falso ideologico in concorso.

Mercoledì i pazienti di Passarini si sono visti recapitare un sms che comunicava loro la cessazione del rapporto tra l'Ausl della Romagna e lo stesso medico, il cui ultimo giorno lavorativo sarà il 15 marzo. L'Azienda sanitaria, infatti, martedì ha revocato a Passarini la convenzione, ritenendo che quanto accaduto durante il "caso vaccini" rispecchi una violazione del contratto: pertanto, il 67enne - regolarmente iscritto all'Ordine dei medici di Ravenna - non potrà più esercitare la professione con il Sistema sanitario nazionale. Passarini, insieme al suo avvocato Carlo Benini, sta già preparando il ricorso che verrà presentato al giudice del lavoro, ritenendo errato il provvedimento dell'Ausl.

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I pazienti arrabbiati: "Poco preavviso e pochi medici tra cui scegliere"

Nel frattempo i pazienti del medico di Marina di Ravenna, sempre tramite sms, sono stati invitati a scegliere un altro medico di base. "Una comunicazione in una materia così importante con soli tre giorni di preavviso rappresenta un vulnus al rapporto tra noi pazienti e questa Ausl, che con questa decisione assurda ha creato uno stato di ansia e destabilizzazione nei moltissimi anziani e disabili assistiti dal dottore con professionalità e competenza, ai quali ha sempre dato, in aggiunta alla sua competenza, ascolto e calore umano, cosa tutt’altro che secondaria, lavorando ed accogliendo le persone 6 giorni ogni settimana - si legge in una nota inviata dal presidente del Comitato cittadino Stefano Gardini, portavoce di alcuni dei pazienti del medico 67enne - Il dottor Passarini ha sempre svolto il suo lavoro in modo completo, visitando i pazienti che lo necessitavano anche al domicilio, cosa rarissima da trovare oggigiorno. Non si può privare la comunità di Marina di Ravenna di uno dei pochi medici comunicandolo solo 3 giorni prima della data di cessazione del rapporto senza offrire una soluzione alternativa. Spostare i tanti anziani verso medici di Ravenna (a Marina di Ravenna nessuno ha posto) è impensabile e solo chi non ha il minimo contatto con le realtà e il territorio può farlo, con motivazioni tra l’altro oscure a tutti. I pazienti di Marina di Ravenna e Ravenna non si arrenderanno: in molti abbiamo personalmente inviato una mail alla Ausl Romagna chiedendo di recedere dalla decisione. Valuteremo altre azioni a difesa dei nostri diritti di pazienti, che pagano un servizio sanitario che decisioni di questo tipo (senza senso a nostro avviso vista la carenza di medici di medicina generale) rendono sempre più scadente ed inaffidabile".

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