Omicidio Ilenia Fabbri, la sentenza di condanna all'ergastolo per gli imputati - VIDEO
La Corte d'Assise del Tribunale di Ravenna, dopo oltre tre ore di camera di consiglio, ha deciso sulle imputazioni mosse all'ex marito e a colui che fin da subito ha confessato di essere l'assassinio della donna
Ergastolo per entrambi gli imputati nel processo per l'omicidio di Ilenia Fabbri, la 46enne uccisa il 6 febbraio 2021 nel suo appartamento di via Corbara a Faenza, per il quale erano accusati di concorso in omicidio pluriaggravato l'ex marito Claudio Nanni, 55enne inquadrato quale mandante del delitto, e il sicario reo confesso Pierluigi Barbieri, alias 'lo Zingaro', 54enne originario di Cervia ma domiciliato nel Reggiano - per i quali l'accusa aveva chiesto l'ergastolo.
La Corte d'Assise del Tribunale di Ravenna, dopo oltre tre ore di camera di consiglio, ha deciso sulle imputazioni mosse all'ex marito e a colui che fin da subito ha confessato di essere l'assassinio della donna. Nanni si è sempre dichiarato innocente, tanto che il suo avvocato Francesco Furnari aveva chiesto di assolverlo dall'accusa di omicidio o di riformularla in tentata estorsione, mentre il difensore di Barbieri, Marco Gramiacci, aveva chiesto per il suo cliente 21 anni per differenziare le due pene in virtù dell'atteggiamento collaborativo dell'imputato.
IL VIDEO - La sentenza di condanna all'ergastolo per gli imputati
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I giudici togati e popolari della Corte d'Assise, presieduti dal giudice Michele Leoni affiancato dalla collega Antonella Guidomei, alla fine hanno accolto la richiesta del pubblico ministero Angela Scorza e del procuratore capo Daniele Barberini di condannare entrambi all'ergastolo. Barbieri ha ascoltato il presidente pronunciare la condanna a vita in piedi, Nanni seduto con la testa tra le mani e lo sguardo rivolto verso il basso.
Secondo il dispositivo della Corte (la sentenza completa sarà resa disponibile tra 90 giorni), Nanni inoltre non potrà succedere all'ex moglie nell'eredità, oltre a questo la figlia Arianna dovrà essere risarcita per due milioni di euro, cifra richiesta dal suo avvocato Veronica Valeriani, ed è stato disposto anche il dissequestro della casa di via Corbara. Per quanto riguarda i risarcimenti alle parti civili ammesse, è stato disposto un risarcimento nei confronti di padre, zia e nuovo compagno (Stefano Tabanelli) di Ilenia per oltre 9000 euro, oltre a 6000 euro per le altre parti civili.
"Quando c'è una condanna all'ergastolo non c'è mai soddisfazione - commenta il dispositivo il procuratore capo Daniele Barberini - E' sempre una tragedia per tutti. In ogni caso la raccolta delle prove ha trovato conferma in questa sentenza". "Il diritto è venuto a combaciare con un criterio di giustizia - aggiunge il pubblico ministero titolare del fascicolo Angela Scorza - E' stato un lavoro complesso in fase di indagini, la squadra mobile ha lavorato benissimo e in poco più di un anno siamo arrivati alla sentenza di primo grado, credo sia una cosa rara".
"Non ci può essere soddisfazione per la sentenza - commenta invece l'avvocato di Arianna, Veronica Valeriani - Torno a dire che Arianna è un'orfana speciale. Il padre pagherà per ciò che ha fatto. Siamo soddisfatti che la richiesta di risarcimento sia stata accettata in toto e anche del fatto che Nanni sia stato dichiarato indegno a succedere a Ilenia". "E’ la conclusione di un percorso che è stato ovviamente terribile per i famigliari e il compagno di Ilenia - aggiunge Massimiliano Starni, legale della famiglia della vittima e del compagno Stefano Tabanelli - Tutto è stato terribile: l’omicidio, il movente, la devastazione dei rapporti familiari e la brutalità del male che abbiamo vissuto durante il processo. All’interno di questo buio abbiamo però avuto la luce di un’indagine efficacissima da parte della Procura e della Squadra Mobile di Ravenna e la luce di una sentenza che, lo dico molto sinceramente, ritengo assolutamente “giusta”. Questo è il sentimento che proviamo in questo momento. D’altra parte, come categoria morale, il diritto non significa altro che “giustizia”.
L'avvocato di Barbieri, Marco Gramiacci, nel ritenersi "non soddisfatto" dalla sentenza, ha già annunciato che, una volta uscita le motivazioni della sentenza completa, presenterà ricorso in appello.